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Tomoko Nagakawa: To whom it may concern

Mostra fotografica nell'ambito della decima edizione di fotografia Zeropixel

30 marzo 2023

Organizzata da Fotografia Zeropixel iniseme al Consorzio Culturale del Monfalconese/ Ecomuseo Territori,
in collaborazione con Comune di Ronchi dei Legionari.

La mostra di Tomoko Nagakawa To Whom it May Concern, curata da Michela Scagnetti, verrà inaugurata lunedì 3 aprile alle ore 18.00 presso la sala espositiva del CCM, Villa Vicentini Miniussi, Piazza dell'Unità 24 a Ronchi dei Legionari.

E' possibile visitare la mostra da:
lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30
lunedì e mercoledì anche dalle 15 alle 17


Tomoko Nakagawa, nata nel 1973 nel Regno Unito, è una fotografa con sede nel Buckinghamshire sempre nel Regno Unito. Per le sue fotografie usa una tecnica di stampa analogica su carte selezionate per creare oggetti visivamente minimalisti ma fantasiosamente ampi che fungono da suggestivo trampolino di lancio per un'interpretazione aperta. Il suo obbiettivo è creare fotografie che in qualche modo tocchino i nostri sensi fisici. Le sue fotografie chimiche si situano, con delicato equilibrio, in quel labile confine tra il visibile e l'invisibile, l'etereo e il palpabile, il soffuso e l'oscuro: lo abitano in una appena bisbigliata, ma intensa relazione reciproca tra l'esterno e la poetica interiorità dell'artista che, difronte alla bellezza gorgogliante della vita naturale, ne coglie ed evidenza per noi i suoi più minuti dettagli.
Poter fruire di molti questi scatti assieme, uno dopo l’altro, in un ordine che sembra perfettamente casuale come i momenti della vita, ma che invece è sapientemente preparato dall’artista per immergerci con la cura di un cerimoniale in un’ode alla bellezza della della vita attraverso tutti i sensi, ci permette di assaporare l’esperienza di amare ed essere amati in ogni cosa vivente e non vivente della vita, di sentirci parte intima ed unica del tutto. 
Nella scelta del minimalismo e nella profonda importanza del dettaglio percepiamo il nobile spirito del Giappone, ma anche una profonda relazione personale di reciprocità e gratitudine con la natura e la vita stessa, quella visione tipica dell’antispecismo, del cerchio sacro delle culture indigene in cui l’uomo è solo uno dei mille attori del cerchio della vita, è l’uomo che ha lo stesso peso di una piuma, la stessa bellezza di un ramo allungato sul fiume, la stessa caducità di un luccichio sul fiume o l’anelito alla libertà del batter d’ali di un cigno, la stessa  sfacciata curiosità di irruenti cespugli di fiori che si affacciano sul nostro sentiero. 
Le fotografie di Tomoko Nagakawa, prima inter pares dei suoi soggetti, sono lettere d'amore, quelle che non solo vorremmo ricevere, ma quelle che vorremmo parlassero di noi con altrettanta attenzione e preziosità.
Per il suo lavoro ha vinto il premio Sergio Scabar nel 2021



 

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