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Ecomuseo Territori

Ecomuseo Territori. Genti e memorie tra Carso e Isonzo

Il nome dell'Ecomuseo “Territori” richiama la storica denominazione dell'area monfalconese nel periodo veneto, Territorio, dal 1420 divenuta parte della Repubblica di Venezia. Il dominio di Venezia proseguì fino al 1797, e fece sentire profondamente la sua influenza. L'area del “Territorio” di Monfalcone era nota anche come Bisiacaria dalla caratteristica parlata, il dialetto bisiac. Ben delimitata geograficamente tra il fiume Isonzo e il Carso, da sempre questa terra di “confine mobile” è vocata all’intreccio di culture, di lingue e popolazioni che ne determinano la ricchezza.
L’uso della forma plurale “Territori” sottolinea l’approccio che si vuol proporre per raccontare queste terre, e che considera anche un riferimento a “Genti” e “Memorie”, e ai due elementi naturali caratterizzanti quali Carso e fiume Isonzo.
Genti” al plurale perché nell'area si sono storicamente intrecciate e si intrecciano presenze nazionali, culturali e linguistiche diverse, e anche questa diversità, spesso ammorbidite dall'uso condiviso del dialetto, sono una ricchezza e una specificità del territorio.
Memorie” perché si tratta di un'area in cui la storia ha lasciato segni profondi, sia fisici che immateriali, e questo patrimonio condiviso di memorie, intese in senso lato, deve essere considerato uno degli elementi caratterizzanti dell'Ecomuseo.
Isonzo e Carso, intesi non solo come “linee di confine”, ma come elementi di forza del paesaggio nei quali la componente fisica e l'interesse naturalistico si intrecciano indissolubilmente con la storia dei luoghi e delle comunità locali.

I territori dell'Ecomuseo

I territori del Monfalconese sui quali insiste l’ecomuseo sono un piccolo lembo di terra posto all’estremo margine orientale della pianura padano-veneta; l’Isonzo, il Carso e il mare Adriatico ne delimitano i confini geografici, racchiudendo al loro interno un vero tesoro di testimonianze storiche e naturalistiche. Le strade romane, le trincee della Grande Guerra, le strutture militari della Guerra Fredda, immerse in un contesto naturalistico di aspra bellezza, sono le tracce ancora visibili di una terra di confine che spesso è stata al centro di eventi tragici, ma ha sempre saputo guardare al futuro: il cantiere navale di Monfalcone, per esempio, è diventato, dopo un secolo di attività, punto di riferimento della produzione mondiale di navi da crociera. Dall’area dell’Ecomuseo Territori si possono raggiungere agevolmente numerose mete prestigiose: Venezia, le Dolomiti, Aquileia, Palmanova, Trieste, Lubiana…
L’enogastronomia locale affonda le proprie radici nella cucina mitteleuropea. Qui potrete gustare una grandissima varietà di prodotti e piatti tipici: gli gnocchi, la sbrovada, i salumi e i formaggi del Carso, i piatti di pesce dell’Adriatico e i dolci tradizionali. Tutto naturalmente accompagnato dai vini bianchi e rossi della DOC Isonzo.

Superficie Kmq 136,14

Si parla l’italiano, lo sloveno e il dialetto bisiaco.
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