TORNA AL SITO DEL CONSORZIO

Archeologia classica

Tracce della passata presenza romana le ritroviamo in alcune località del territorio parte dell’area sottoposta direttamente alla giurisdizione della città di Aquileia e dell’antica viabilità nel territorio tra Isonzo e Timavo, la quale vedeva svilupparsi in parallelo la via Gemina e la via Postumia.
Turriaco, San Pier d’Isonzo e San Canzian d’Isonzo da un lato, e Ronchi dei Legionari dall’altro, sono queste le località in cui i reperti e i rinvenimenti archeologici testimoniano l’insediamento sin dal II secolo a.C. Tra questi ritroviamo alcune ville rustiche con pregevoli affreschi, i resti delle Terme romane, antico impianto termale che aveva sfruttato lo sgorgo di acque solforose, e del Complesso del Rondon, un ambiente utilizzato dagli atleti in occasione dei giochi olimpici aquileiesi e per questo motivo decorato da pavimenti musivi policromi che raffiguravano le loro gesti atletiche. Seguono poi un’aretta votiva al dio Isonzo che si onorava per cercare protezione dal pericolo delle esondazioni del fiume. Sempre legato al fiume, i resti di un ponte romano nella zona compresa tra Villa Hinke e il colle Zochet, costruito in funzione del passaggio della via consolare Aquileia-Trieste oltre l’antico alveo pedecarsiso dell’Isonzo. Infine i rinvenimenti del Sepolcreto delle Acquae Gradatae, delle tombe dei santi Canzio, Canziano e Canzianilla, martirizzati assieme al loro maestro Proto dopo essere fuggiti da Roma per scampare alle persecuzioni dell’Imperatore Diocleziano, e la tomba di Eusebio, fanciullo della gens Euseba, ritrovata nella sua interezza insieme al ricco corredo funerario. Tanti sono i piccoli oggetti ritrovati, conservati ed esposti al pubblico: frammenti di tegole, embrici, mattoni, anfore, ceramica da cucina, numerose tessere di mosaico bianche e nere, frammenti di marmo, fibule in bronzo, monete, armi in ferro, punte di freccia e di lancia ...
edit

risorsa