Un progetto ideato dall'Associazione culturale Leali delle notizie e sostenuto dal CCM.
Le panchine sono realizzate con il legno ricavato dagli alberi abbattuti dalla tempesta Vaia.
Registro delle panchine:
- Panchina n. 1 - Ronchi dei Legionari, inaugurata il 26 ottobre 2019
Giornata dedicata all'articolo 21 e cerimonia di consegna della cittadinanza onoraria a Mattew Caruana Galizia
Motivazione
Nella giornata dedicata alla libertà di stampa e di espressione, e all'
Articolo Ventuno della Costituzione Italiana, il sindaco di Ronchi dei Legionari, Gorizia, nel concedere la cittadinanza onoraria a Matthew Caruana Galizia, primogenito di Daphne Caruana Galizia, la giornalista maltese uccisa con un'autobomba il 16 ottobre 2017, ha voluto sottolineare, sulla scorta della frase di Jacques Prevert "quando la verità non è libera, la verità non è vera", l'importanza del sostegno della sua comunità a tutte le giornaliste e i giornalisti che fanno semplicemente il proprio dovere: informare. Lo ha voluto fare con una scelta simbolica, cioè realizzando "una panchina della libertà di stampa" posizionata nella piazza principale del paese. Cari Sindaci vi chiediamo, con un accorato appello, di adottare l'articolo 21 della Costituzione. Sarebbe bello che in ogni Comune d'Italia ci fosse un segno chiaro e visibile sul territorio in favore della libertà di stampa. Un giornalismo libero e indipendente fa bene alla nostra democrazia.
- Panchina n. 2 - Torre Annunziata, inaugurata il 13 dicembre 2019

Cerimonia di consegna della cittadinanza onoriaria a Giancarlo Siani
Motivazione
Venerdì 13 dicembre l'amministrazione comunale della città in provincia di Napoli conferirà la cittadinanza onoraria a Giancarlo Siani. In quella occasione inaugurerà la panchina della libertà di stampa donata da Leali delle Notizie e dal Consorzio Culturale del Monfalconese. «Il giornalista de Il Mattino è stato assassinato dalla camorra il 23 settembre 1985 all'età di 26 anni e Torre Annunziata, come Ronchi dei Legionari, intende lottare per la libertà di stampa e valorizzarla», si legge in una nota dell'associazione presieduta dal giornalista Luca Perrino.
- Panchina n. 3 - Roma, inaugurata il 1 marzo 2020

Convegno ''Parole non pietre'' e cerimonia in ricordo di un giornalista e tre tipografi deportati dal ghetto ebraico di Roma ed uccisi nei campi di concetramento
Motivazione
Se la verità non è libera, la verità non è vera". È la frase dipinta sulla "panchina della memoria" dedicata al giornalista Eduardo Ricchetti e ai tipografi Amedeo Fatucci, Leo Funaro e Pellegrino Vivanti, deportati dai nazisti nel rastrellamento di Roma del 16 ottobre 1943, con la cui inaugurazione si è conclusa, domenica 1 marzo, la tre giorni "Parole non pietre" promossa dall'associazione Articolo21 con Fnsi, Usigrai, Ordine del Lazio e altre associazioni per promuovere una comunicazione responsabile come contrasto alle parole di odio e a ogni forma di discriminazione.