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Ville

Tra il Seicento e il Settecento l’economia del territorio del monfalconese continuò a basarsi sull’agricoltura e sullo sfruttamento delle terre. Venezia favorì l’arrivo di nuove genti che potessero lavorare la terra, e si diffusero così le residenze di campagna, strutturate secondo il modello della villa veneta, attorno alle quali ruotava tutto un complesso in cui si poteva svolgere l’attività agricola. Vere e proprie realtà aziendali, all’interno di questi complessi era marcata la distinta funzione degli stabili, tra edifici rustici ed altri adibiti ad uso puramente residenziale.
La villa rappresentava il fulcro di questa proprietà, il luogo in cui si gestiva l’intera attività. Ogni villa apparteneva a persone o famiglie di diversa origine ed estrazione sociale, ma sempre distintesi per la loro importanza nel territorio; gli edifici padronali, infatti, non si caratterizzavano solo per la loro funzione economica, ma indicavano anche il prestigio e il livello sociale raggiunti dal gruppo famigliare.


Riferimenti bibliografici:
Sotto Monfalcone. Alla scoperta della città e del territorio tra Timavo e Isonzo, p. 135-138
Ville nel territorio, p.15-20

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