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Te lo racconto io l'amianto: storie senza confini. Gorizia, 29 maggio ore 10.00.

Gorizia, 29 maggiore ore 10.00. Te lo racconto io l'amianto: storie senza confini

26 maggio 2025

Te lo racconto io l’amianto: storie senza confini / Pripovedujmo o azbestu: zgodbe brez meja è il titolo dell’incontro pubblico che si terrà giovedì 29 maggio 2025 , dalle 10:00 alle 13:00, a Gorizia presso la sede di Via Alviano  (Aula 209) del Polo Universitario di Gorizia dell’Università degli Studi di Trieste.


L’iniziativa è realizzata nell’ambito del progetto Te lo racconto io l’amianto del Consorzio Culturale del Monfalconese – Ecomuseo Territori, attivo dal 2019 nella provincia di Gorizia.  L’incontro promosso dai partner di progetto Lions Club/Leo Club di Monfalcone e Benkadì APS, rappresenta un momento di riflessione collettiva e transfrontaliera sulla storia dell’amianto, sul suo impatto sanitario e sociale, e sul lavoro di memoria e consapevolezza che, anche grazie ai giovani, si sta portando avanti.

A moderare l’incontro sarà il professor Giovanni Carrosio del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Trieste, docente di Sociologia dell’ambiente e del territorio.
Durante l’incontro interverranno il dottor Paolo Barbina, direttore del CRUA e rappresentante di ASUGI, che affronterà gli aspetti sociali legati all’amianto; Genni Fabrizio di Benkadì APS, che presenterà il progetto Te lo racconto io l’amianto; la dottoressa Jasmina Jerant dell’associazione slovena Eko Anhovo in dolina Soče, in collegamento web, che porterà il caso della comunità di Anhovo, un paese della Slovenia dove l'esposizione all'amianto è stata massiccia  per la presenza del cementificio Salonit e dove il progetto ha attivato una preziosa collaborazione che arricchisce il percorso con uno sguardo condiviso oltre confine; Diego Dotto dell’Associazione Esposti Amianto di Monfalcone, che condividerà la storia e l’esperienza dell’AeA locale; e l’ingegnera Francesca Martinis della Direzione centrale ambiente della Regione Friuli Venezia Giulia, che parlerà della pianificazione regionale e della mappatura dei manufatti contenenti amianto sul territorio.

La scelta di Gorizia come sede dell’evento assume un significato particolare: la città è al centro del programma della Capitale Europea della Cultura 2025, condiviso con Nova Gorica, e diventa luogo simbolico di dialogo, cooperazione e memoria condivisa.

Per gli studenti universitari, la partecipazione all’evento prevede il riconoscimento di crediti formativi secondo i regolamenti dei singoli dipartimenti.

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