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Villa romana "della Liberta Peticia"

Descrizione

Nei pressi del cimitero di Staranzano, lungo una stradina sterrata tra le abitazioni, vi sono i resti di una villa romana indicata come “della liberta Peticia” (dalla schiava resa libera dalla famiglia dei Peticii). Fatta risalire alla seconda metà del I secolo a.C., è stata scoperta casualmente nell’estate del 1955 durante alcuni scavi.
Della villa, attualmente recintata, sono visibili tre ambienti e un cortile. Ciò che rimane del pavimento mostra un mosaico decorato dal motivo a scacchiera in bianco e nero.
L’ultima delle ristrutturazioni susseguitesi nel corso degli anni ha modificato l’utilizzo della sala da pranzo (triclinium) in un tempietto dedicato alla Bona Dea, divinità protettrice della fecondazione e della buona salute. Una grossa lastra di pietra rinvenuta all’interno della stanza, risalente al periodo che va dalla fine del I secolo a.C. alla metà del I secolo d.C,, reca l’iscrizione che testimonia lo scioglimento di un voto della liberta Peticia fatta alla Bona Dea; la rivelazione è quella della pratica di un culto prettamente femminile che ha avuto origine proprio in questa villa.
 

Riferimento bibliografico:
Sotto Monfalcone. Alla scoperta della città e del territorio tra Timavo e Isonzo, p. 74-75

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