La grotta si sviluppa sotto la zona abitata di Largo Castelvecchio nel comune di Sagrado.
Oltre ai due ingressi, l’accesso alla cavità è possibile attraverso diverse gallerie, alcune facilmente percorribili altre di difficoltà maggiore e quindi frequentate da speleologi ed esperti. Nei periodi di abbondanti piogge, e durante la piena del vicino fiume Isonzo, parte della grotta tende a riempirsi di acqua: si crea così l’ambiente favorevole alla vita del Proteo, specie animali di cui sono stati notati una quindicina di esemplari. Il Proteus anguinus o più semplicemente “Proteo” è un essere vivente strettamente legato all’ambiente delle acque sotterranee che scorrono nell’altopiano carsico, vive e si riproduce esclusivamente nelle grotte, essendosi facilmente adattato ad un ambiente come questo in cui è del tutto assente la luce.
Caratteristica di questa grotta è stata anche il suo utilizzo come rifugio antiaereo durante la Seconda Guerra mondiale, oltre che la sua importanza archeologica data dai rinvenimenti di reperti di epoca romana, medievale e rinascimentale.
Per visitare la grotta è necessario chiedere l’autorizzazione al proprietario del terreno, in quanto l’ingresso principale è chiuso da un cancello. L’ingresso si trova all’interno del cortile di una casa a Sagrado, sita in Largo Castelvecchio, a circa 10 metri dalla strada pubblica.
Catasto Speleologico Regionale:
https://catastogrotte.regione.fvg.it/scheda/1191-Grotta_del_Proteo
Oltre ai due ingressi, l’accesso alla cavità è possibile attraverso diverse gallerie, alcune facilmente percorribili altre di difficoltà maggiore e quindi frequentate da speleologi ed esperti. Nei periodi di abbondanti piogge, e durante la piena del vicino fiume Isonzo, parte della grotta tende a riempirsi di acqua: si crea così l’ambiente favorevole alla vita del Proteo, specie animali di cui sono stati notati una quindicina di esemplari. Il Proteus anguinus o più semplicemente “Proteo” è un essere vivente strettamente legato all’ambiente delle acque sotterranee che scorrono nell’altopiano carsico, vive e si riproduce esclusivamente nelle grotte, essendosi facilmente adattato ad un ambiente come questo in cui è del tutto assente la luce.
Caratteristica di questa grotta è stata anche il suo utilizzo come rifugio antiaereo durante la Seconda Guerra mondiale, oltre che la sua importanza archeologica data dai rinvenimenti di reperti di epoca romana, medievale e rinascimentale.
Per visitare la grotta è necessario chiedere l’autorizzazione al proprietario del terreno, in quanto l’ingresso principale è chiuso da un cancello. L’ingresso si trova all’interno del cortile di una casa a Sagrado, sita in Largo Castelvecchio, a circa 10 metri dalla strada pubblica.
Catasto Speleologico Regionale:
https://catastogrotte.regione.fvg.it/scheda/1191-Grotta_del_Proteo