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Luciano Miniussi

(1894-1973)

Luciano Miniussi (1894 - 1973)
Luciano Miniussi nasce a Ronchi il 10 luglio 1894 da una benestante famiglia del territorio.
È il più piccolo di quattro fratelli, nati dal matrimonio del padre Giuseppe Miniussi con la madre Francesca Tonzar nel 1874.
Il padre aveva uno spiccato senso per gli affari: possedeva infatti un’avviata impresa edile e la fornace di laterizi “F.lli Miniussi” a Selz, proprietà terriere a Ronchi e Monfalcone, oltre alla villa Vicentini-Miniussi, acquistata agli inizi del ‘900 e attuale sede dell’Archivio fotografico del Consorzio Culturale del Monfalconese.
Il benessere economico della famiglia influirà molto sulla formazione culturale del giovane Luciano, che frequenta le scuole commerciali austriache a Gorizia, conseguendo il diploma superiore. Proprio in questo periodo inizia ad interessarsi alla fotografia. Durante le vacanze estive del 1906, a soli 12 anni, inizia a studiare la materia da un manuale probabilmente donatogli dal padre e a scattare le prime fotografie con la macchina fotografica di famiglia. All’epoca infatti i Miniussi possedevano due apparecchi raramente impiegati in relazione all’attività imprenditoriale.
Il padre, accortosi di questo forte interesse di Luciano per la tecnica fotografica, cerca di favorirlo e spronarlo concedendogli l’uso di due stanze della grande villa per approfondire i suoi studi. Tra il 1906 e il 1910 la passione cresce a tal punto che i due ambienti vengono trasformati in un vero e proprio laboratorio fotografico.
A sedici anni Luciano è ormai un fotografo provetto: esegue ritratti, gruppi di famiglia, riprese di manufatti architettonici, paesaggi e scatti di vita quotidiana.
Dopo il diploma e precedentemente all’inizio della prima guerra mondiale lavora come impiegato presso il comune di Ronchi. Allo scoppio del conflitto è arruolato nell’esercito austro-ungarico come addetto alle comunicazioni radio sul fronte orientale dei Carpazi. L’esperienza bellica farà crescere in lui una nuova passione - la radiofonia - che si affianca alla precedente. Proprio grazie a questo nuovo interesse sarà anche in contatto epistolare con Guglielmo Marconi.
Finita la guerra Luciano ritorna a Ronchi. Qui sposa Antonietta Corsini dalla quale avrà due figli: Guido e Lucio. Nel frattempo si occupa temporaneamente della gestione delle fornaci di famiglia. Nei primi anni ‘20 ne cede la gestione ai fratelli per trasformare l’interesse per le radio e le moderne tecnologie in attività professionale. Nel 1923 apre il primo negozio per la vendita di radio autoprodotte e altri materiali elettrici a Monfalcone nell’attuale via IX Giugno.
In parallelo continua a coltivare ed approfondire la passione per la fotografia partecipando a concorsi, rimanendo aggiornato sulle moderne apparecchiature e novità tecnologiche e costruendo le proprie macchine ottico-fotografiche.
Dopo la guerra aggiorna i soggetti della sua produzione con scatti delle devastazioni post-belliche sul territorio dai toni cupi, ma di particolare rilevanza. Accanto si inseriscono poi immagini dalle quali traspare una ritrovata spensieratezza in occasione di gite in regione e in giro per l’Italia e momenti trascorsi in famiglia.
Muore nel 1973.
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