La caverna è stata scoperta casualmente durante lo scavo di una trincea dalle truppe italiane durante la Prima Guerra mondiale, e utilizzata in funzione di ricovero militare. I lavori di adattamento portati avanti dall’esercito hanno modificato in parte l’aspetto della cavità: originariamente doveva esserci un solo ingresso naturale, di cui resta qualche traccia; gli imbocchi divennero due, e si aggiunsero alcune scalinate per facilitare l’accesso.
I militari collocarono sul frontone del secondo ingresso una lapide su cui, nonostante i danneggiamenti della successiva guerra, è ancora possibile leggere l’iscrizione: “QUESTA CAVERNA VERGINE LA LUCE VIDE P..”.
La cavità si trova a poca distanza dalla stazione ferroviaria di Monfalcone, in un sistema di trincee nel quale si apre anche la vicina Grotta dei Pipistrelli (128/224VG).
Catasto Speleologico Regionale
https://catastogrotte.regione.fvg.it/scheda/404-Caverna_Vergine

