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In tutta la zona della Slavia friulana il periodo del solstizio invernale, con le importantissime festività religiose di Natale e dell’Epifania e con l’inizio dell’anno, era costellato di usanze e di riti popolari volti in genere ad allontanare le negatività, gli spiriti maligni e a propiziare la fertilità della terra. Era usanza contadina quella di percorrere i campi augurando un buon raccolto cantilenando formule augurali diverse, ma tutte accumunate da un inizio “Sèimo, sèimo…” (seminiamo, seminiamo…): è plausibile che da un “incipit” rituale così significativo sia derivato il nome dei fuochi epifanici, la tradizione delle Sèime bisiache che ricorre ogni inizio anno in diverse località del Territorio.


Riferimento bibliografico:
Il Territorio, 13-14, p. 57, Maurizio Puntin, Le seime bisiache ovvero un ricordo di tradizioni contadine slave medievali della terra di Monfalcone

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