Descrizione
Un tempo esisteva una semplice cappella dedicata a San Giuseppe di proprietà della famiglia de Pini o Pin; le sue dimensioni ridotte, corrispondenti all’attuale presbiterio, come anche il passaggio dell’edificio da uso privato a pubblico, determinarono i motivi del suo ampliamento. Sorse così, nel 1756, una chiesetta dalle linee architettoniche essenziali, legata al borgo rurale di San Polo.
Ridotta a fienile durante l’età napoleonica, la chiesa fu poi riaperta al culto
La data di costruzione è incisa sul campaniletto che sormonta il frontone della facciata, privo della campanella, che venne presa da Gabriele D’Annunzio prima della spedizione su Fiume e ora conservata al Vittoriale. Sull'architrave della porta in basso si legge l'iscrizione in latino "a San Paolo con il denaro e il lavoro della povera gente", a sostegno della tradizione che vuole la cella campanaria costruita con le pietre della vecchia chiesa demolita di San Paolo.
Riferimento bibliografico:
Sotto Monfalcone. Alla scoperta della città e del territorio tra Timavo e Isonzo. P. 148
Riferimenti dal web:
http://www.ipac.regione.fvg.it/aspx/ViewProspIntermedia.aspx?tsk=A&idScheda=2532&idAmb=120&idsttem=2&tp=vMap&idMenu=848 - Architetture: Id Scheda 2532

