
Descrizione
Recentemente restaurata in seguito ai danni recati dal terremoto del 1976, questa chiesa nel centro di Vermegliano è in realtà di costruzione cinquecentesca: la si può considerare uno dei pochi esempi di architettura cinquecentesca rimasti visibili nel territorio isontino. Incisa sull’architrave della porta d’ingresso, quella del 1558 indica la data di ristrutturazione, ampliamento e consacrazione.
L’interno presenta affreschi ascrivibili al Quattrocento e a due fasi del secolo successivo: alcuni frammenti di affresco sulle pareti laterali quali reperti più antichi, raffiguranti, per quel che è possibile riconoscere, la Flagellazione e la Lavanda della mani. All’inizio della navata si possono osservare gli affreschi raffiguranti da un lato San Michele Arcangelo in abiti da guerriero, dall’altro San Giorgio a cavallo che vince il drago. Realizzati in occasione della ristrutturazione cinquecentesca invece gli affreschi posti in fondo alla navata: scene con il Battesimo di Cristo, la Lapidazione di Santo Stefano, la Predica del Battista, opere attribuite al celebre pittore udinese Sebastiano Secante il Vecchio.
Nel corso dell’Ottocento vengono collocati il nuovo altare maggiore d’origine settecentesca, dedicato a Santo Stefano, e i due altari laterali di San Valentino e della Vergine del Rosario, rispettivamente affiancati da una pala del Stagni del 1885 e da una statua lignea della Madonna; in questo periodo è anche fissato sulla sommità dell’arco trionfale il Crocifisso ligneo.
Riferimento bibliografico:
Sotto Monfalcone. Alla scoperta della città e del territorio tra Timavo e Isonzo, p. 125
Riferimenti dal web:
http://www.ipac.regione.fvg.it/aspx/ViewProspIntermedia.aspx?tsk=A&idScheda=1939&idAmb=120&idsttem=2&tp=vMap&idMenu=848 - Architetture: Id Scheda 1939

L'interno della chiesa



