Descrizione
La chiesa, ricostruita dopo la Grande Guerra, si presenta con l’aspetto delle antiche chiesette votive. Inizialmente era consacrata al solo San Valentino, santo la cui devozione aveva portato anche alla fondazione di una confraternita: con la visita apostolica del patriarca Giovanni Delfino, nel 1660, è nota l’introduzione di un nuovo altare, quello di San Giorgio. Gli altari, con il tempo, saranno sempre più numerosi; secondo la documentazione rinvenuta, infatti, vi è un tempo in cui gli altari sono dedicati anche a San Vito e a Santa Barbara, e un altro in cui quest’ultimo diventa un altare dedicato a Santa Giustina e un altro se ne aggiunge a San Martino. Una seconda visita pastorale, questa volta da parte del patriarca Dioniso Delfino, nel 1701, descrive la chiesa nel suo aspetto definitivo, e conta la presenza di cinque altari.
Le opere d’arte rinascimentali probabilmente conservate sono andate perdute, e oggi, a decorare l’interno della chiesa vi è la pala di San Valentino benedicente del 1914, opera di Clemente Del Neri.
Riferimenti dal web:
http://www.ipac.regione.fvg.it/aspx/ViewProspIntermedia.aspx?tsk=A&idScheda=2037&idAmb=120&idsttem=2&tp=vMap&idMenu=848 - Architetture: Id Scheda 2037

