Il Sabotino, per la sua importante posizione strategica, fu aspramente conteso tra l’esercito austro-ungarico, che ne deteneva la vetta, e quello italiano che la conquistò definitivamente ai primi di agosto del 1916, durante la battaglia per Gorizia.
Testa di ponte dell’esercito austriaco, il monte, oggi diviso tra Italia e Slovenia, è un museo all’aperto. I versanti sono cosparsi di trincee, caverne, casermette.
In Slovenia, percorrendo la strada che porta da Vrhovljie all’ex caserma, si incontra un monumento a forma di piramide dedicato ai caduti austriaci.
Altre testimonianze sono la Caverna del comando d’armata, la Galleria delle otto cannoniere, e la Galleria dell’acqua, usata per il rifornimento idrico e la stele della tragicamente famosa quota 609. Una gita sul monte, dal quale si gode uno splendido panorama sui campi di battaglia, può comprendere la visita ai resti del monastero e della chiesetta di San Valentino.
Testa di ponte dell’esercito austriaco, il monte, oggi diviso tra Italia e Slovenia, è un museo all’aperto. I versanti sono cosparsi di trincee, caverne, casermette.
In Slovenia, percorrendo la strada che porta da Vrhovljie all’ex caserma, si incontra un monumento a forma di piramide dedicato ai caduti austriaci.
Altre testimonianze sono la Caverna del comando d’armata, la Galleria delle otto cannoniere, e la Galleria dell’acqua, usata per il rifornimento idrico e la stele della tragicamente famosa quota 609. Una gita sul monte, dal quale si gode uno splendido panorama sui campi di battaglia, può comprendere la visita ai resti del monastero e della chiesetta di San Valentino.