L'intervista a Renato Rigonat, operaio del cantiere fin dal 1938.
".. il Cantiere navale: luogo di lavoro talvolta duro, ma anche strumento di emancipazione economica e formazione culturale - l'Università dei proletari, come veniva chiamata dagli operai - luogo di oppressione dutrante il fascismo, ma, contemporaneamente spazio di conoscenza, di scambio e di dialogo .. per i giovani che entravano in fabbrica appena adolescenti. Renato .. a quindici anni fa l'elettricista e poi entra nel reparto di attrezzeria come aggiustatore meccanico, lavorando con il fratello Desiderio."
Riferimento bibliografico:
Memorie - Renato Rigonat. Introduzione di Anna Di GIacnantonio e Tommaso Montanari.
".. il Cantiere navale: luogo di lavoro talvolta duro, ma anche strumento di emancipazione economica e formazione culturale - l'Università dei proletari, come veniva chiamata dagli operai - luogo di oppressione dutrante il fascismo, ma, contemporaneamente spazio di conoscenza, di scambio e di dialogo .. per i giovani che entravano in fabbrica appena adolescenti. Renato .. a quindici anni fa l'elettricista e poi entra nel reparto di attrezzeria come aggiustatore meccanico, lavorando con il fratello Desiderio."
Riferimento bibliografico:
Memorie - Renato Rigonat. Introduzione di Anna Di GIacnantonio e Tommaso Montanari.