Descrizione
Il Comune di Monfalcone, in data 5 febbraio 1943, propose le realizzazione di due gallerie ricovero da eseguirsi sotto il colle della Rocca con lo scopo di dar rifugio alla popolazione dai bombardamenti durante la II° guerra mondiale.
Solo una galleria era stata realizzata, essa si trova a poche centinaia di metri dalla Piazza della Repubblica e fu terminata nel periodo settembre/ottobre 1945.
Lunga 266 metri, larga 6 metri e alta 5 metri è dotata di due ingressi: quello di Piazza della Repubblica (un tempo Piazza Littorio) e uno a monte della ferrovia dopo il sottopasso di Salita alla Rocca.
Questo secondo ingresso, da poco recuperato e risistemato, fu realizzato utilizzando una preesistente trincea della I° guerra mondiale dove era piazzato un cannone.
Capace di accogliere centinaia di persone, dando loro alloggio sicuro, assistenza medica e aiuto. Il ricovero disponeva di servizi igienici, di un posto di medicazione e di un certo numero di brande per i feriti o per gli ammalati.
Il sistema d'illuminazione e aerazione rendevano l'ambiente abbastanza confortevole consentendo un pò di svago durante lunghe ore trascorse all'interno del rifugio.
L'Ingresso per i pedoni era quello posto in Piazza della Repubblica (ora chiuso) in corrispondenza dell'attuale scalinata Granatieri. Vi si accedeva percorrendo un lungo tunnel costruito con robusto legname.
L'altro ingresso era accessibile anche ad automezzi, per consegnare rifornimenti, tra cui munizioni ed esplosivi.
Terminata la guerra, il 24 agosto 1945, la galleria fu scenario di una tragedia che costò la morte di una decine di persone, e il ferimento di altre, a causa di uno scoppio avvenuto al suo interno provocato da alcune persone che si erano addentrate probabilmente per smontare le munizioni che ancora erano presenti nella galleria e recuperare ottone e rame da vendere ai ferrivecchi in cambio di poche lire.
Dopo quella tragedia, la galleria fu chiusa, ora il Comune intende recuperarla per realizzare un "luogo della memoria" con uno spazio espositivo, museale ed educativo.
Solo una galleria era stata realizzata, essa si trova a poche centinaia di metri dalla Piazza della Repubblica e fu terminata nel periodo settembre/ottobre 1945.
Lunga 266 metri, larga 6 metri e alta 5 metri è dotata di due ingressi: quello di Piazza della Repubblica (un tempo Piazza Littorio) e uno a monte della ferrovia dopo il sottopasso di Salita alla Rocca.
Questo secondo ingresso, da poco recuperato e risistemato, fu realizzato utilizzando una preesistente trincea della I° guerra mondiale dove era piazzato un cannone.
Capace di accogliere centinaia di persone, dando loro alloggio sicuro, assistenza medica e aiuto. Il ricovero disponeva di servizi igienici, di un posto di medicazione e di un certo numero di brande per i feriti o per gli ammalati.
Il sistema d'illuminazione e aerazione rendevano l'ambiente abbastanza confortevole consentendo un pò di svago durante lunghe ore trascorse all'interno del rifugio.
L'Ingresso per i pedoni era quello posto in Piazza della Repubblica (ora chiuso) in corrispondenza dell'attuale scalinata Granatieri. Vi si accedeva percorrendo un lungo tunnel costruito con robusto legname.
L'altro ingresso era accessibile anche ad automezzi, per consegnare rifornimenti, tra cui munizioni ed esplosivi.
Terminata la guerra, il 24 agosto 1945, la galleria fu scenario di una tragedia che costò la morte di una decine di persone, e il ferimento di altre, a causa di uno scoppio avvenuto al suo interno provocato da alcune persone che si erano addentrate probabilmente per smontare le munizioni che ancora erano presenti nella galleria e recuperare ottone e rame da vendere ai ferrivecchi in cambio di poche lire.
Dopo quella tragedia, la galleria fu chiusa, ora il Comune intende recuperarla per realizzare un "luogo della memoria" con uno spazio espositivo, museale ed educativo.
