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Villa Vicentini Miniussi

Descrizione

Per la sua origine piuttosto recente e le sue caratteristiche, Villa Vicentini Miniussi non può essere inserita nella stessa tipologia delle dimore padronali costruite in funzione delle attività di un fondo agricolo. Alla fine del secondo decennio del XIX secolo, il sacerdote Don Giuseppe Berini cede il terreno di cui è proprietario a Giacomo Vicentini. Tra il 1829 e il 1851 circa vengono costruiti un teatro e una villa; la strutturazione di quest’ultima si presenta come un tipico edificio esclusivamente residenziale, a pianta compatta, privo di relazione ad annessi rustici, affacciato alla via pubblica con un ricco giardino all’italiana ed un elegante facciata riconducibile ai dettami del neoclassicismo. La proprietà resta nelle mani di Vicentini fino al 1904, quando passa al facoltoso imprenditore Giuseppe Miniussi. Dopo l’acquisto da parte del Comune di Ronchi, oggi ospita la sede del Consorzio Culturale del Monfalconese (CCM) e la “Porta dell’Ecomuseo”. Inoltre è sede del Centro Sistema Bibliotecario, e al suo interno si trova una biblioteca specializzata, l’Archivio della Memoria e la Fototeca storica. Si tengono conferenze, presentazioni editoriali, incontri con scrittori, mostre fotografiche e altre manifestazioni di carattere culturale.


Riferimento bibliografico:
Sotto Monfalcone. Alla scoperta della città e del territorio tra Timavo e Isonzo, p. 188

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