Descrizione
Nel 1989, a non molta distanza dalla Chiesetta, nella cava di ghiaia Canciani a San Pier d’Isonzo venne alla luce casualmente un’aretta votiva di età imperiale dedicata al Dio Isonzo. Forse l’origine di questa devozione è rappresentata dal pericolo di esondazione del fiume Isonzo: onorare il dio Isonzo si credeva essere un modo per cercare protezione.
Osservando i caratteri epigrafici e stilistici dell’iscrizione Aesontio votum solvit Marcus Licinius Vitalis sexvir et Augustalis è possibile datare il reperto tra la fine del I e l’inizio del II secolo d.C., nonché di associarne la realizzazione al seviro e augustale Marco Licinio Vitale.

