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Descrizione

È probabile che i Priuli arrivino a Turriaco agli inizi del Seicento e si sostituiscano ai Contarini. Con la morte di Carlo Contarini, nel 1595, le sue possessioni entrano a far parte del patrimonio della famiglia, e tra le proprietà acquisite vi era la villa padronale. La sua ristrutturazione proseguì fino al 1740. A differenza di altre, questa villa, si distingue come proprietà di una famiglia patrizia veneziana che vi risiedeva saltuariamente e per brevi periodi dell’anno. La villa era abitata da persone che vi svolgevano un’attività agricola in rappresentanza o per conto dei proprietari. Agli inizi dell’Ottocento i Priuli possedevano buona parte dei fondi di Turriaco, fornendo così lavoro e sostentamento a gran parte delle famiglie contadine del paese.
Parte di un complesso esteso su un vastissimo territorio, la villa era circondata da un parco con la torretta o “colombara”, la corte o “curtivòn”, alcune dimore rustiche, stalle, granai, cantine, e il “foladòr”, locale in cui venivano raccolte e pigiate le uve. La villa si presentava con caratteri stilistici riconducibili ad un’impostazione veneta. La facciata perde la sua simmetria a seguito di un successivo ampliamento. Particolari sono i cancelli e le grate delle finestre in pregevole ferro battuto. Al suo interno sono andati perduti gli affreschi che decoravano alcune stanze e gli arredi.


Riferimenti bibliografici:
Sotto Monfalcone. Alla scoperta della città e del territorio tra Timavo e Isonzo, p. 152
Le ville nel territorio, p. 33-37

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