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Armando Depetris (1930-2011)
«Profondo cultore e docente d’arte, scultore, pittore, incisore, arredatore, collezionista, lettore, viaggiatore instancabile, appassionato musicologo, di cinema e fotografia», così viene descritta la personalità poliedrica dell’artista, noto al grande pubblico anche grazie alla retrospettiva che ne ha ripercorso l’intera vicenda artistica dalla fine degli anni Quaranta al 2011.
Figlio del suo tempo, Depetris conosceva bene l’arte del Novecento, ma non aderì a nessun movimento artistico. La sua pittura è stata definita al confine tra la realtà e l’onirico, pervasa da un silenzio metafisico, quasi ovattato; si concentra sulla raffigurazione femminile e sui paesaggi, su case e chiese che ritrae utilizzando sapientemente la gamma del grigio. La bellezza dei conosciuti ritratti di donna viene colta in un atteggiamento spontaneo di naturale abbandono, assorte nei loro più intimi pensieri.
