La Cattedra Ambulante dell’Agricoltura della Provincia di Gorizia è stata un’istituzione che si è occupata, dal 1927 al 1935, della promozione e dell’insegnamento agrario nella Provincia di Gorizia, che allora comprendeva anche i centri abitati delle valli dell’Isonzo e del Vipacco, nonché il distretto di Idrija, oggi tutti territori sloveni. Il monfalconese apparteneva invece al territorio provinciale di Trieste.
Il primo Direttore della Cattedra Ambulante, dal 1927 al 1932, fu Detalmo Tonizzo. Nato a Udine nel 1878, si occupò dello studio del territorio friulano e goriziano, con particolare riguardo alla bonifica del territorio: fu infatti tra i promotori del Consorzio per la bonifica del Preval, e studiò le possibilità di irrigazione dell’agro cormonese-gradiscano. In seguito alla sua prematura scomparsa nell’aprile 1932, Mario Scapaccino divenne il nuovo direttore della Cattedra fino alla fine delle attività nel 1935.
I tecnici della Cattedra di Gorizia si occuparono di offrire consulenze riguardo la sistemazione dei campi, che venivano resi coltivabili ad esempio eliminando le numerose pietre presenti in superficie nei terreni carsici, particolarmente ricchi di detriti. La Cattedra promosse inoltre, sulla scia della propaganda nazionale, la bonifica delle zone paludose.
Il contesto storico
Sebbene la produzione granaria e cerealicola in Provincia di Gorizia si limitasse quasi esclusivamente all’area geografica attorno a Cormons e a Gradisca d’Isonzo, la propaganda fascista relativa alla “Battaglia del Grano” spinse la Cattedra a incoraggiare l’aumento di quantità e qualità dei raccolti, nonostante l’oggettiva arretratezza delle tecniche agricole utilizzate durante gli anni Venti.
Gran parte degli allevatori della Provincia di Gorizia trovava buona parte del proprio sostentamento dalla vendita del latte e dalla produzione casearia in generale, soprattutto nelle zone collinari e montane, spesso manchevoli di altri tipi di risorse. La Cattedra Ambulante si spese per valorizzare questo tipo di commercio, istituendo vari “corsi di caseificio”, nelle numerose malghe e latterie ricostruite una volta conclusi gli scontri della Prima guerra mondiale.
Nonostante la volontà della Cattedra di mantenere attivi la produzione serica e la coltivazione del baco da seta, durante gli anni '20 e '30 del Novecento, questo settore agricolo vide l’inizio di una crisi che lo portò alla totale scomparsa nei decenni successivi alla Seconda guerra mondiale. La progressiva meccanizzazione agricola costrinse invece le aziende italiane ad orientare il proprio interesse verso colture industriali che avrebbero portato una rendita maggiore, come ad esempio avvenne per quella del tabacco.
L'impegno nello sviluppo agricolo del territorio
La Cattedra Ambulante di Agricoltura di Gorizia offriva gratuitamente ai contadini numerosi corsi di tecniche agricole tenuti in tutto il territorio provinciale, di qui il termine “ambulante”. In alcuni casi erano previsti sussidi economici per gli agricoltori in disagiate condizioni economiche o che si fossero distinti per assiduità, diligenza e profitto.
I corsi avevano durata variabile: alcuni duravano 3 o 4 ore, mentre in altre occasioni venivano organizzati cicli della durata di 10, 15 o 30 ore di lezione ciascuno. Per legge, i corsi erano tenuti in italiano, ma la presenza di tecnici e insegnanti di cognome sloveno (anche se italianizzato all’interno degli atti formali) presso le sedi delle Sezioni della Cattedra con cittadini di lingua slovena, ci suggerisce la possibilità che ci fosse la necessità di “mediare” tra le due lingue, al fine di una migliore comprensione degli argomenti.
Gli argomenti trattati nel corso dei cicli di lezione potevano essere di carattere generale: tenuti da un “maestro agrario”; o specializzati, approfondendo una specifica materia come ad esempio: frutticoltura, orticoltura, zootecnia, bachicoltura, caseificio, cerealicoltura, viticoltura ed enologia o addirittura in una singola tecnica.
Per incoraggiare i contadini e gli allevatori a sviluppare e migliorare la propria attività, la Cattedra Ambulante di Gorizia organizzò numerosi concorsi nei vari comuni della Provincia in cui venivano premiati i raccolti migliori, o rassegne durante le quali si davano dei riconoscimenti ai più belli tra gli esemplari bovini ed equini presentati. I risultati di tali concorsi venivano pubblicati sulle pagine del bollettino ufficiale della Cattedra Ambulante: “L’Isonzo Agrario”. Ricorse anche all’organizzazione di gite di istruzione per gli allievi dei propri corsi in stabilimenti agrari o a mostre agricole sia in territorio provinciale che nel resto d’Italia come anche di mostre in cui era possibile esibire l’operato non solo degli agricoltori della Provincia, ma anche degli insegnanti dell’istituto.
La Cattedra Ambulante si occupò anche di controllo e analisi statistica del territorio provinciale, spesso fornendo i propri dati all’Istituto Centrale di Statistica (ISTAT).
fonte immagini:
Fondo "Museo di documentazione della civiltà contadina di Farra" presso Consorzio Culturale del Monfalconese
Ricerche a cura di David Cusimano




