Il Patrimonio del Museo di Documentazione della Civiltà Contadina
Il Museo di Documentazione della Civiltà Contadina Friulana di Farra d’Isonzo affonda le proprie radici nel ricco, indimenticabile e tuttora fervido passato di queste terre. Questo è un territorio segnato profondamente dalla storia: è stato attraversato da migliaia di genti vista la sua posizione di crocevia ed ha subito diverse dominazioni che, ognuna a modo proprio, lo hanno plasmato, arricchito, reso insomma unico come solo le terre di confine sanno essere.
Sul finire del XVIII secolo, la famiglia Strassoldo, allora ricchi possidenti di Villanova - una delle frazioni del paese - fece costruire un borgo a corte chiusa, tipico esempio di edilizia rurale del tempo, che fungesse da luogo di residenza e di lavoro per una dozzina di famiglie alle loro dipendenze legate ad essi tramite contratti di colonato. Queste famiglie animarono il borgo fino agli anni Sessanta del Novecento, fino a quando cioè la società non andò incontro a quei cambiamenti che la mutarono in modo ineluttabile facendola trasformare da una società contadina ad una industrializzata. Fu così, infatti, che i coloni abbandonarono il borgo per trasferirsi in appartamenti in città al fine di prendere impiego presso le industrie e le manifatture che stavano prosperando in quegli anni.
L’intero complesso andò ben presto in rovina, ma l’Amministrazione comunale, in maniera lungimirante, si accorse dell’importanza del luogo e delle sue grandi potenzialità. Così lo rilevò e nel 1980 il Consiglio Comunale decise di destinarlo a sede museale approvando poi l’anno seguente lo statuto del Museo. Nel 1993 il Museo di Documentazione della Civiltà Contadina Friulana aprì le porte al pubblico esponendo per la quasi totalità oggetti e beni donati dalle famiglie di Farra d’Isonzo e dei paesi contermini.
Ad oggi il Museo consta di 13 sezioni che esplicano al meglio e restituiscono al visitatore un’istantanea della società rurale del tempo. Questo è possibile grazie al fatto che le varie sezioni riproducono ambienti domestici, quali la cucina o la camera da letto, altre fanno riferimento ad alcuni mestieri che erano ben presenti nella società contadina, altre ancora, infine, “raccontano” di aspetti, di argomenti e di usanze caratterizzanti il periodo storico (testo tratto da stio del Museo - vedi link).
Il Patrimonio culturale
Le sezioni dei Museo sono consultabili tramite il sito istituzionale del Museo.
Il patrimonio del Museo è oggi consultabile on line tramite l'Opac del Sistema BiblioGO!
Il Museo detiene anche una raccolta molto interessante di lastre fotografiche del periodo 1920-1925 realtive alla Cattedra Ambulante dell'Agricoltura della Provincia di Gorizia consultabile tramite il sito del CCM (da cui sono tratte le immagini qui presenti) e catalogato in parte nel SIRPAC.
Le collezioni sono accessibili ai link sottoindicati.


