Una periferia industriale [1985]

Alle origini del decollo economico di Monfalcone (1850-1918)

Alle origini del decollo economico di Monfalcone (1850-1918)


Lo sviluppo industriale di Monfalcone si presenta fin dalle sue origini, tra Ottocento e Novecento, strutturalmente debole: anche se fortemente voluto dalla classe dirigente locale, che mette a disposizione le infrastrutture, esso dipende in gran parte da fattori "esterni". Imprenditori e capitali vengono infatti da Trieste, di cui Monfalcone diventa la vera e propria "periferia industriale". Sono queste le conclusioni del saggio, nel quale viene per la prima volta affrontato in modo organico un problema storico d'importanza cruciale per Monfalcone e di grande attualità, quello delle origini dello sviluppo industriale, basandosi su alcuni sondaggi archivistici e sulla ricostruzione del dibattito politico ed economico dell'epoca non solo a Monfalcone, ma anche a Trieste e nella Bassa friulana. Il saggio ripercorre le vicende remote dell'industrializzazione, fin dalla metà del secolo scorso, e si ferma alla prima guerra mondiale, pochi anni dopo la fondazione del Cantiere navale triestino. La ricerca giunge infatti alla conclusione, contro tutte le interpretazioni correnti, che lo sviluppo industriale a Monfalcone non comincia, ma finisce con l'insediamento del cantiere. Una volta crolalto l'Impero asburgico, infatti, vengono meno proprio i fattori "esterni" che avevano reso possibile l'industrializzazione. Certo, nei decenni successivi, l'eccezionale crescita del cantiere permette il decollo economico della città che diventa uno dei più importanti centri industriali "minori" d'Italia. Ma è da lì che nasce la difficile eredità della monocoltura della navalmeccanica.

Link per il prestito in BiblioGO!

edit

risorsa