Al CCM due incontri sulla migrazione bisiaca e giuliana
Il percorso della mostra "Ierimo. Semo. Saremo", allestita dall'Associazione Giuliani nel Mondo nella sede del Consorzio Culturale del Monfalconese di Ronchi dei Legionari, viene ora approfondito da due incontri. Il primo è in programma mercoledì 27 aprile, alle ore 18, sempre nella sede del CCM in Villa Vicentini Miniussi e vedrà presentare i volumi “Cinquanta! Mezzo secolo di vita dell'Associazione nel contesto dell'emigrazione giuliana” e “Ierimo, semo, saremo. Storie di 100 Circoli e di migliaia di Giuliani nel mondo”. A introdurli il loro curatore, Eugenio Ambrosi, giornalista e già dirigente regionale. Il primo libro ripercorre i 50 anni di storia dell'Associazione Giuliani nel Mondo, che vede tra i fondatori anche la Provincia ed il Comune di Gorizia, mentre il secondo racconta la nascita e lo svilupparsi della rappresentanza istituzionale e associativa degli italiani all'estero. Un secondo appuntamento, dal titolo “Dalla Bisiacaria al Sud America!”, avrà poi luogo il 9 maggio, sempre alle 18 e in Villa Vicentini Miniussi, e vedrà Ivan Portelli, presidente dell'Associazione Culturale Bisiaca, affrontare il tema dell'emigrazione dalla Bisiacaria al Sud America prima e dopo il primo conflitto mondiale. Per entrambi gli incontri, organizzati dal CCM-Ecomuseo Territori, Associazione Giuliani nel Mondo e Associazione Culturale Bisiaca, l'ingresso è libero, nel rispetto delle norme anti Covid-19.
La mostra “Ierimo. Semo. Saremo”, prodotta dall'AGM in occasione del proprio cinquantenario, sarà aperta fino al 13 maggio, dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30 e il lunedì e mercoledì anche dalle 15 alle 17, per restituire la complessità e le peculiarità di una storia di emigrazione unica per il contesto geografico e politico in cui è maturata. Una pagina difficile e dolorosa del Novecento che racconta un’emigrazione “diversa" rispetto a quella partita da altre zone d'Italia, perché originata non solo da condizioni di miseria e di sottosviluppo, ma anche, se non soprattutto, dalle travagliate vicende storiche e politiche che hanno coinvolto l'area nord-orientale nel secolo scorso. La mostra, composta da una ventina di pannelli, parla, però, come rileva l'AGM, anche dell'emigrazione dalla Bisiacaria nella seconda metà dell'Ottocento, legata alle difficoltà di vita presenti nel territorio per una parte della popolazione. Per il Consorzio Culturale la mostra, grazie alla collaborazione con l'Associazione Giuliani nel Mondo, rappresenta la possibilità di proseguire nell'azione di recupero e valorizzazione della memoria individuale, portata avanti da anni attraverso l'Ecomuseo Territori e il progetto Archivio della Memoria, perché diventi storia della comunità, su cui basare in modo solido un progetto di crescita e sviluppo del territorio.