Opere dei pittori ronchesi Leonardo e Pietro Stagni
Leonardo Stagni nacque a San Polo (Monfalcone) il 19 luglio 1819. Dopo gli studi al Seminario di Udine, nel 1843 ricevette l’ordinazione sacerdotale dall’arcivescovo di Gorizia Francesco Saverio Luschin. Insegnante all’Istituto sordomuti di Gorizia, vicario a Begliano, dal 1851 al 1889 fu prorettore (rettore era l’arcivescovo di Gorizia) del santuario di Barbana, sull’isola nella laguna di Grado. Seppe elevare il livello artistico e la capacità di attrazione del luogo, facendolo diventare uno dei punti di riferimento nella vita spirituale e culturale. Chiamò ad affrescare il pittore Rocco Pittaco; egli stesso affrescò e modellò stucchi. Sua è la pala d’altare di S. Proto a San Canzian d’Isonzo. Ha dipinto alcuni ex voto conservati nel santuario di Barbana, nel cui archivio rimangono molti suoi disegni. Il culmine della sua attività si ebbe nel 1863, con l’incoronazione della Madonna del santuario, alla presenza dell’arcivescovo di Gorizia Andrea Gollmayr, del vescovo di Concordia Andrea Casasola e del patriarca di Venezia, il cardinale Luigi Trevisanato. Allora, in tre giorni, approdarono all’isola 15.000 pellegrini. Negli anni del prorettorato, raccolse in cinque volumi manoscritti le memorie del santuario. Si spense a San Polo nel 1891. Il fratello Pietro (1817-1890), piccolo proprietario terriero, fu buon dilettante di pittura.
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