Amianto Mai Più JAM venerdì a Monfalcone

L'iniziativa che chiude le attività scolastiche del progetto “Te lo racconto io l’amianto!”

Comunicati Stampa 25 maggio 2022

I ragazzi parlano ai ragazzi con il progetto del CCM  “Te lo racconto io l’amianto!”


Hanno scelto lo strumento dei graffiti, della musica e di un contest di hip hop per coinvolgere i coetanei sul tema dell’amianto cinque ragazzi della terza Liceo scientifico indirizzo sportivo dell’Isis Buonarroti di Monfalcone, tra i partecipanti durante l’anno scolastico al progetto “Te lo racconto io l’amianto!” del Consorzio Culturale del Monfalconese, curato dal partner operativo Benkadì. A Monfalcone venerdì 27 maggio, dalle 15, piazzetta Esposti amianto, nel rione di Panzano, a Monfalcone, ospiterà Amianto Mai Più JAM, un evento pensato e organizzato da Beatrice Bevitori, Isabel Scarnera, Christian Grasso, Dimitri Grillo, Angelo Vettori, che, dopo aver partecipato con tutta la loro classe al percorso di avvicinamento al tema amianto, hanno deciso di approfondire il loro impegno, partecipando a un Pcto. Con l’attività, il cui obiettivo, come nei due anni scolastici precedenti, era quello di riuscire a comunicare il tema ai coetanei, ragazzi e ragazze hanno incontrato i rappresentanti dell’Associazione Esposti Amianto di Monfalcone. Gli studenti hanno quindi proposto ad AEA una ventina di parole chiave legate all’esposizione al minerale, largamente usato nella cantieristica, ma non solo, e alle drammatiche conseguenze, sanitarie e sociali, sulla comunità intera che questa ha avuto e che ha portato il Comune di Monfalcone a realizzare un Memoriale delle vittime dell’amianto nel Museo della Cantieristica. Ristrette a dieci da AEA, gli studenti hanno pensato di coinvolgere dei writer loro coetanei per vederle realizzate “in diretta” su una serie di pannelli in uno spazio in cui altri giovani potranno mettersi alla prova in un mixed style contest (info e iscrizioni via WhatsApp al 3290157810), con host Yane e DJ Noir 610. I writer saranno inoltre affiancati dall’artista indipendente Mattia Campo Dall’Orto. L’evento coinvolge, quindi, non solo i partner del progetto “Te lo racconto io l’amianto!” e quindi, oltre a Benkadì, Comune di Monfalcone, AEA, LILT Isontina, ma anche la scuola di danza IlyDance Studio. L’AEA Monfalcone è stata chiamata dai ragazzi a portare la propria testimonianza nella piazzetta in cui si trova il monumento e una panchina dedicata alle vittime dell’amianto e dove gli studenti hanno progettato di realizzare, se possibile, un murale sul tema. L’attività di Pcto ha coinvolto anche un secondo gruppo della terza A Liss che, formato da Matteo Bianchet, Samuele Pellis, Simone Ullian, Davide Plett, ha prodotto un nuovo video, dopo quelli realizzati con il percorso effettuato al Liceo Buonarroti negli scorsi due anni scolastici e presentato nell’edizione 2021 del Memo Festival a Monfalcone.
Il progetto “Te lo racconto io l’amianto!” è una proposta didattica che nasce dall’incontro delle esigenze più ampie, recepite sul territorio, per aprire una nuova stagione di dialogo e divulgazione sul tema dell’amianto e delle malattie asbesto-correlate. E’ stato quindi creato un percorso di avvicinamento al tema, della durata di 4 ore scolastiche, realizzabile in presenza o a distanza, sperimentato in 5 classi dell’Isis Pertini di Monfalcone e realizzato poi in 16 classi di tutta la rete scolastica coinvolta. Il progetto in quest’anno scolastico ha coinvolto altre 16 classi e visto l’avvio di due percorsi di Pcto da 26 ore l’uno all’Isis D’Annunzio di Gorizia e al Buonarroti di Monfalcone. Il progetto prevede anche il coinvolgimento dell’Isis Balbo di Casale Monferrato in cui è attiva l’aula multimediale Amianto e Memoria e con cui sono già stati avviati dei contatti per realizzare una prima visita di docenti e rappresentanti di istituzioni e associazioni, prevedendo nel prossimo anno scolastico la possibilità di accompagnare gli studenti. Al di là dei numeri importanti (600 gli studenti finora coinvolti), quello che emerge è il forte interesse dei giovani, dovuto, purtroppo, ai lutti che hanno toccato molte famiglie. Il progetto è stato e viene non a caso realizzato grazie al contributo della Regione FVG, Comune di Monfalcone, AEA, LILT, al partenariato di Benkadì Aps e degli istituti scolastici Isis Buonarroti di Monfalcone, BEM di Gradisca d’Isonzo e Staranzano, Isis Pertini di Monfalcone e Grado, Isis D’Annunzio di Gorizia e alla collaborazione dell’Associazione Scienza Under 18 isontina. Il progetto ha inoltre coinvolto nel ruolo di curatrice scientifica Violetta Borelli, ricercatrice dell’Università di Trieste, e in quello di curatore artistico il giornalista e scrittore Roberto Covaz. E’ in questa cornice che è inoltre nata la volontà di dar voce al prezioso materiale conservato dal CCM: l’archivio del professor Claudio Bianchi, primario del reparto di Anatomia patologica dell’ospedale di Monfalcone che condusse, attraverso la propria attività lavorativa e la ricerca, per il riconoscimento dei danni provocati dall’esposizione all’amianto

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