Il Consorzio Culturale del Monfalconese piange la scomparsa di Boris Pahor

30 maggio 2022

Il Consorzio Culturale del Monfalconese piange la morte di Boris Pahor, con cui dalla metà degli anni ’90 dello scorso secolo aveva un rapporto molto stretto, nato dalla pubblicazione in lingua italiana di “Necropoli”. Il libro si basa sul racconto delle esperienze vissute in prima persona da Boris Pahor, tornato assieme ad un gruppo di visitatori nel campo di concentramento di Natzweiler-Struthof, e di come l'uomo riesca a resistere a delle atrocità inimmaginabili senza mai farsi sopraffare. “Il Consorzio Culturale del Monfalconese, primo editore di “Necropoli”, è davvero addolorato per la scomparsa di un grande intellettuale, con cui ha avuto un forte legame”, afferma il presidente del CCM Davide Iannis. Nel 1995 il testo vinse la prima edizione del Premio “Srečko Kosovel”, istituito dal Consorzio Culturale del Monfalconese per la traduzione di opere in prosa e in poesia dalla lingua slovena alla lingua italiana in un momento in cui gli autori di lingua slovena faticavano ancora a ottenere uno spazio nel panorama italiano. Nel 1997 il CCM pubblicò quindi il testo in italiano con la traduzione di Ezio Martin e il disegno in copertina di Zoran Mušič. Nel 2005 è poi uscita la seconda edizione, sempre a opera del CCM, con una revisione curata da Valerio Aiolli. Lo stesso testo è stato proposto al pubblico italiano nel 2008 da Fazi Editore, con una prefazione di Claudio Magris. “Necropoli” diventerà ora anche un audiolibro, grazie alla collaborazione del CCM con Gianluigi Rellini, iscritto alla sezione pordenonese di Uici (Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti), per il progetto Memoria, realizzato dalla sezione pordenonese dell’Aned (Associazione nazionale ex-deportati nei campi di concentramento nazisti) e finalizzato alla conservazione del ricordo della deportazione, utilizzando lo strumento del web.


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